Descrizione
L’ordinanza n. 21 del 28 aprile 2017, modificata dall’ordinanza n. 170 del 21/02/2024, disciplina l’assegnazione dei contributi per traslochi e deposito temporaneo dei mobili di abitazioni dichiarate inagibili a causa del sisma.
Il contributo riguarda esclusivamente le spese sostenute per portare via i immobili dall’abitazione resa inagibile dal sisma e non può essere richiesto per riportarli nello stesso una volta tornato agibile.
Possono presentare la domanda i cittadini residenti nell’immobile alla data del sima.
L’importo massimo rimborsabile è pari ad € 5.000,00.
Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti:
1) Domanda compilata in ogni sua parte con data e firma del soggetto richiedente;
2) Documento di identità del richiedente in corso di validità (carta di identità e/o codice fiscale);
3) Fattura relativa al trasloco e/o deposito. È necessario indicare nell’oggetto della fattura la via dalla quale è effettuato il trasloco. Inoltre, nel caso di trasloco e deposito, i relativi costi dovranno essere distinti in due voci;
4) Eventuale contratto di deposito e /o scrittura privata tra le parti debitamente sottoscritto/a da tutti i soggetti e corredato/a dai relativi documenti di identità, contenente le informazioni relative allo stesso: luogo del deposito, decorrenza, durata, canone mensile, condizioni del pagamento. Copia delle ricevute attestati l’avvenuto pagamento fino ad arrivare alla concorrenza dell’importo massimo concedibile previsto dalla normativa di riferimento;
5) Copia della ricevuta attestate l’avvenuto pagamento della fattura:
Se il pagamento è avvenuto tramite bonifico bancario è necessario allegare la distinta di bonifico con la dicitura “Eseguito bonifico europeo” oppure la distinta con timbro e firma della Banca;
Se il pagamento è avvenuto in contanti è necessario allegare la dichiarazione rilasciata ai sensi dell’art. 46 e 47 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 debitamente datata e firmata dal traslocatore che attesti di aver ricevuto il pagamento e di non aver più nulla a pretendere dal richiedente. La dichiarazione dovrà essere corredata dal documento di identità del traslocatore in corso di validità;
6) Ordinanza Sindacale di inagibilità dell’immobile;
7) Scheda Aedes e/o documento attestante il danno grave (esito scheda Aedes E, o con esito B o C purché sia stata rilasciata dall’Ufficio speciale l’autorizzazione alla progettazione dell’intervento di miglioramento sismico ovvero l’immobile sia incluso in aggregato edilizio).
8) Qualora il richiedente avesse occupato l’immobile in forza di titolo diverso dalla proprietà, è necessario allegare copia dell’eventuale contratto di locazione, di usufrutto, di uso, di abitazione, di comodato ovvero di altro titolo legittimante l’utilizzazione dell’unità immobiliare come abitazione principale. In caso di comodato d’uso gratuito, è sufficiente una autodichiarazione redatta in carta semplice.
NEL CASO IN CUI LA DOMANDA SIA PRESENTATA DA UN EREDE DEL SOGGETTO RESIDENTE ALLA DATA DEL SISMA NELL’IMMOBILE DICHIARATO INAGIBILE.
Oltre alla documentazione sopraindicata, sarà necessario allegare i seguenti documenti:
1) Certificato di morte;
2) Dichiarazione di successione, in cui gli istanti siano individuati quali aventi causa del “de cuius” (è sufficiente anche una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR. 445/2000).
3) Delega, debitamente firmata da tutti gli eredi e corredata dai documenti di riconoscimento degli stessi, al pagamento della/e fattura/e, alla presentazione dell’istanza e alla liquidazione anche della loro quota parte di contributo ad un solo erede espressamente individuato.